venerdì 6 marzo 2015

Di ordinato non ho neanche i capelli

Quando vado a trovare delle persone che conosco, o entro in casa di altre mamme rimango a bocca aperta. Tutto pulito e soprattutto ordinato.
Io di ordinato non ho nemmeno i capelli.

Non che non ci provi... Metto tutto in ordine, tolgo il superfluo, provo a organizzarmi in tutti i modi possibili, ma proprio non ci riesco. Un po' per carattere, un po' perché preferisco stare con Viola. Ma sono sicura che col tempo migliorerò.
Devo fare 2000 cose e spesso rimango indietro. Quando comincio a fare qualcosa, come per magia, le lancette dell'orologio prendono la rincorsa, e mi ritrovo già all'ora di andare a prendere Viola al nido o all'ora di cena.

Quando parlo con le altre mamme e qualcuna mi dice in modo sorridente: "Guarda basta organizzarsi... è semplice" il mio sguardo è abbastanza chiaro.
Tutti i più grandi personaggi vivevano nel caos, e poi vuoi mettere la soddisfazione quando trovi le cose che avevi perso?

Buon compleanno

Ieri mattina ho festeggiato felicemente i miei 34 anni con la mi allegra famigliola.
Abbiamo cantato
"Tanti auguri a te,
Tanti auguri a te,
Tanti auguri mamma Ema,
Tanti auguri a te!!!
Viola ci sentiva tantissimo e dopo ha battuti le manine tutta allegra ed ha soffiato anche le candeline. Io da sola ovviamente non ce la potevo fare, troppe candeline, meno male che mi ha aiutata lei ^__^
Finiti i festeggiamenti tutti al nido!!!

mercoledì 4 marzo 2015

Vasino mon amour

Domanda a bruciapelo. Come siete masse a ciuccio e vasino?
Noi dobbiamo ancora capire delle cose, come funziona e se siamo pronte oppure no.
L'oggetto che momentaneamente ci dà più da fare è il vasino. E' come se per Viola ci fosse una sorta di odio/amore: Lo uso e quindi divento ancora più autonoma e indipendente oppure mi tengo il pannolino e mi faccio coccolare ancora un po'? Grosso dilemma!!! Lei che è stata sempre una bambina autonoma e indipendente barcolla davanti al suo bel vasino rosa. Chissà perché... noi non l'abbiamo mai forzata, ma sempre accompagnata nella sua crescita. Se non si sente pronta aspettiamo. Non c'è bisogno di correre.
C'è però un aspetto che a volte mi mette in difficoltà e mi lascia fermezza e indecisione nello stesso tempo: prima dice: "Il vasino no!!!", poi le tolgo il pannolino perché va cambiato e Viola se ne va in bagno da sola, prende il suo vasino, vi si siede e magari fa anche i suoi bisogni. E allora che fare? noi cerchiamo di assecondarla e ci mettiamo in gioco per individuare la soluzione migliore. Ci aiutiamo con dei librini e dei "giochi rituali", tipo salutare la pipì e la cacca quando tiriamo lo sciacquone.
Voi come avete fatto?

TUTTI A CANTARE

Qualche giorno fa ci siamo ritrova al nido con altri genitori e le educatrici per un laboratorio musicale: dovevamo cantare le canzoni del nido e registrare un cd da dare alla fine dell'anno ai bambini che andranno alla materna.
E' stata un'esperienza molto carina e coinvolgente. Ci siamo divertiti tanto, e abbiamo fatto gruppo, complici lo spirito goliardico di qualcuno (tra cui il mio super marito) ed il testo piuttosto "ambiguo" di qualche canzoncina, che si prestava bene a doppi sensi e risate generali.
C'erano sia babbi che mamme, e come ricordo della serata ci hanno lasciato un libriccino con i testi da cantare.

CUCU'

Rieccomi qui ad aggiornarvi su quello che è successo in questi mesi.
L cosa più bella è che nonostante le difficoltà sono riuscita a riprendere la macchina. Ho fatto tante guide con la mia vecchia scuola guida, e quando mi sono sentita sicura sono andata con il mio super marito a fare le guide e poi su strada.
Beh, che dire? Felice è dir poco; tuttora sono molto emozionata, è stata una vera e propria conquista. a 34 anni non è facile guidare, hai molta più paura, ma ha vinto la voglia di essere autonoma non solo per me, ma anche per Viola. Mi sentivo una mamma a metà, non ne potevo più di chiedere e dipendere sempre dagli altri, e così coraggio e via!!!.
Tra le altre cose abbiamo fatto anche l'inscrizione alla materna e siamo in attesa di una risposta/graduatoria. Ci hanno già detto che i posti sono pochi, quindi non sappiamo se verrà presa subito o no. Vi aggiornerò.
Voi che mi raccontate? Io come al solito spero di essere più presente, ma tra casa, Viola e ricerca costante del lavoro non è proprio semplice.

giovedì 25 settembre 2014

Bambola o trattore?

Ultimamente ho comprato la rivista "Donna Moderna", e mentre lo sfogliavo ho trovato un bell'articolo intitolato: "E se tuo figlio volesse una bambola?"
Dopo averlo letto la mia testa ed i miei pensieri hanno cominciato ad andare veloci come vortici, ed ho immediatamente pensato a 200000 cose da condividere qui con voi, allo scopo di sapere anche il vostro pensiero.
Io penso che ogni bambino abbia il diritto di giocare con quello che vuole, con quello che più gli piace, in modo che possa esprimersi liberamente. Penso che non ci sia nulla di male se un maschietto vuole giocare con le bambole, con la cucina, con phon e spazzola, o portare un passeggino. Da grande potrebbe diventare un meraviglioso marito, un premuroso babbo, uno stilista o un cuoco di grido, o mille altre cose. Allo stesso modo è inutile preoccuparsi se una bambina ama trattori, costruzioni, fare esperimenti. Un giorno questa bambina potrebbe dirigere un'azienda agricola o diventare un ingegnere di chiara fama.
Giocare è scoprire sé stessi, mettersi nei panni dell'altro, capire cosa ci piace e cosa non ci piace, sviluppare la fantasia e la creatività, vedere il mondo da diversi punti di vista, trovare soluzioni e molto altro. Dal gioco e dai giocattoli, passa anche la parità tra uomo e donna. Non è che forse noi adulti siamo inconsciamente spaventati da questo? Un bambino può essere influenzato inconsciamente da come lo educhiamo al gioco. Pensiamo ad esempio ad alcune frasi che molto frequentemente i genitori rivolgono ai propri figli: "Quando fai così sei proprio un maschiaccio!", oppure "Sei sempre a piangere, ti lamenti sempre come una femminuccia!"
Ma giocare è un'esperienza, è osservare, indagare, scoprire, capire. viola ha in casa macchinine, palloni, aerei, treni, costruzioni, un volante di automobile. Ma anche una cucina completa di piatti e tegamini, bambole, passeggino, phon, pettine, molti fogli e colori (a tempera, pennarelli, matite), e infine tanti librini. Al mare ha trovato molti amichetti maschi, e per questo si è ritrovata quasi sempre a giocare con ruspe e carriole. Ma sinceramente non mi sono mai preoccupata di niente se non del suo divertimento e della sua felicità, aspetti che per me prescindono da qualsiasi giocattolo con cui mia figlia decide di giocare.
Per noi adulti è normale che esistano giochi da maschio e giochi da femmina, anche perché i media ci bombardano continuamente imponendoci certi modelli e certi stili di comportamento. Ciononostante, quando facciamo giocare i nostri bambini dovremmo ricordarci che inconsciamente attingiamo a radicati, ancestrali, ma ormai obsoleti pregiudizi di genere per i quali la donna viene identificata come casalinga e brava mogliettina, e l'uomo come padre, e figura dominante della famiglia. Ecco tutto questo dovremmo evitarlo.
Secondo voi?

Passo la parola agli esperti: Dott.sa Vania Rigoni e Genitori Ok


E nido fu

Finalmente dopo tanta attesa e quasi senza speranza, è arrivata la mail di conferma: Viola e' stata presa al nido comunale. Cominciamo l'ambientamento il sei ottobre, vi racconterò tutto ovviamente. Siamo emozionati e felicissimi, comincia per la nostra famiglia pazzerella una nuova avventura piena di enozioni. A piccoli passi si diventa grandi tutti insieme :)) .