martedì 22 maggio 2012

MAMME E LAVORO. Le esperienze

Come vi avevo promesso ecco la prima intervista di una mamma che ha voluto condividere la sua storia. Se volete potete commentare. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, e mi farebbe piacere ricevere altre esperienze. Chi di voi fosse interessata può mandare la sua storia in forma anonima e della lunghezza che desidera a latatadelnido@gmail.com Allo stesso indirizzo potete anche richiedermi le domande del questionario. Grazie!!!


QUESTIONARIO


1- Qual è il tuo titolo di studio?

Sono analista contabile.

2- Che tipo di lavoratore sei? (Dipendente, autonomo….)

Sono casalinga.

3- Svolgi un lavoro che ti piace o per cui hai studiato?

Mi piace molto farla anche se per questo lavoro non c’è bisogno di studi ma di tanto amore.

Se hai risposto no: la tua scelta è dovuta a questioni inerenti la maternità?

Per 14 anni sono stata proprietaria di una cartolibreria – edicola – tabacchi e adoravo quel lavoro, ma avevo libera soltanto la domenica pomeriggio e quando ho avuto il mio primo figlio non ho esitato a vendere tutto per dedicarmi completamente alla famiglia, non ho assolutamente rimpianti e sono molto felice della scelta che ho fatto!!

4- Pensi che i tuoi diritti come donna e/o mamma siano rispettati?

Penso che lo stato potrebbe fare di meglio.

Perché?:

Deve lasciare che le famiglie riescano a risparmiare quel tanto per rendere dignitosa almeno la crescita dei figli, non si tratta di arricchirsi ma di sostenere la famiglia, cosa che assolutamente non fa trovando sempre nuove tasse.

5- Al lavoro ti vengono concessi il part time od altre agevolazioni?

Come ex commerciante posso dirti che di agevolazioni non ne ho visto neanche mezza, ho lavorato fino all’ultimo mese di gravidanza.

6- Parlando di figli e famiglia, ti senti sostenuta dallo Stato a livello economico?

Assolutamente no.

Perché?

E’ molto triste da dire ma basta guardare quanta gente decide di togliersi la vita nonostante abbia una famiglia, è un gesto che non condivido, ma le tasse mangiano tutto ciò che un onesto lavoratore riesce a guadagnare e quest’ultimo si sente preso in giro, schiacciato da questo peso che di certo non aiuta le famiglie!

7- Pensi che l’Italia sia un paese che aiuta le donne e di conseguenza le famiglie?

No.

Perché?: Per i motivi che ho detto prima.

8- Cosa vorresti che la tua azienda facesse per aiutarti con famiglia e figli?

Non voglio sembrare polemica ma penso che dipenda tutto sempre dallo stato piuttosto che dalle aziende di per sé, perché è lui che mette nelle condizioni di dover agire in un certo modo. Credo che se non ci fosse tutta questa pressione e tutte queste tasse, anche le aziende potrebbero aiutare e venire incontro ai lavoratori e alle famiglie.

9- A livello comunale pensi che ci sia bisogno di più iniziative a sostegno della famiglia? Di che tipo?

Io abito in un piccolo paesino e qui non ho niente di cui lamentarmi!

10- Quando decidi di sostenere un colloquio, pensi che il tuo essere donna e/o mamma influisca nella decisione del datore di lavoro per un’eventuale assunzione?

Dopo che ho fatto la mia scelta al momento non c’è stato bisogno di sostenere colloqui di lavoro, ma spero che se dovesse accadere non influisca sulla sua decisione, sarebbe molto triste.

11- Ti è mai stato fatto capire, in un modo o nell’altro, che il tuo essere donna e quindi potenziale madre potesse essere d’intralcio in vista di un’eventuale assunzione?

Al momento no.

12- Ti è mai stato fatto pesare il fatto di aver usufruito del periodo di maternità, permessi e congedi in occasione di un gravidanza?

Non ho avuto modo di usufruirne.

13- FACOLTATIVO. Hai un’esperienza particolare da raccontare e condividere con le altre mamme?

La mia esperienza l’ho già descritta sopra, posso solo dire che chi può scegliere di rimanere a casa con i figli lo faccia! E’ una gioia incredibile riuscire a seguire la loro crescita non solo giorno per giorno ma anche minuto per minuto, i figli riempiono la giornata e la vita!!

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