mercoledì 25 aprile 2012

MAMME E LAVORO... Ora basta!!!

Vi avevo promesso che sarei stata più presente ed eccomi qui di nuovo a parlare con voi. Da quando sono rimasta incinta tutte le mamme e donne mi hanno consigliato spassionatamente di godermi il peroido della gravidanza e della maternità fino in fondo, non solo per la bellezza e l'intensità del momento stesso, ma soprattutto perchè dopo sarà un percorso ad ostacoli unire lavoro e figli. Continuando a confrontarmi con molte donne su tale argomento, sono venute fuori situazioni molto scoraggianti che io stessa avevo provato su di me prima di rimanere incinta, ma che nonostante tutto credevo lontane. Alcune mamme mi hanno detto che sono state costrette a rinunaciare al lavoro ed a diventare casalinghe perchè non riuscendo a conciliare lavoro e maternità non hanno avuto altra scelta; altre aspettano di trovare il "momento perfetto" per la ricerca della gravidanza, con affermazioni tipo: "Come siamo messi... non ci penso proprio a fare un figlio. chi mi aiuta? Sono sola, tu sei fortunata!!"; altre ancora decidono di rinunciare ai propri percorsi di studi ed ai propri sogni per la difficoltà di conciliare un figlio con certi tipi di lavoro: "Tanto, non puoi pretendere di conciliare la famiglia con il lavoro, quindi...". Anche per voi è stato così? Io trovo che questa situazione (più diffusa di ciò che si pensa) sia disastrosa, trovo profondamente ingiusto che noi donna siamo costrette a rinunciare a ciò che desideriamo perchè non abbiamo nessuna tutela. Non trovo giusto (anxi lo trovo spaventoso) che quando sosteniamo un colloquio, i datori di lavoro pongano maggiormente l'attenzione sulla nostra "colpa" di essere mamme o potenziali tali, che sulle nostre competenze e sulle nostre risorse; non trovo giusto che ci vietino di ammalarci, di prendere ferie, di rimanere incinte, magari facendoci molto cortesemente firmare un foglio di dimissioni in bianco da sventolarci sotto il naso in caso di gravidanza. Mi fa orrore che in modo "elegante" ci costringano ad accettare tali condizioni, poichè sanno benissimo che molte persone hanno urgente bisogno di lavorare, e sanno altresì che per ogni "temeraria" che dice no a condizioni simili ce ne sono altre pronte a prostrarsi pur di lavorare. Proprio per questo ho deciso di alzare la voce e di far emergere questa situazione attraverso le nostre esperienze. Ho deciso di alzare la voce perchè voglio veramente contribuire alla costruzione di un futuro migliore, non solo per il bambino che porto in grembo, ma anche per chi già vive e per chi vivrà in futuro questa situazione. D'ora in poi nelle pagine di questo blog ptrete trovare esperienze e testimonianze di donne che lottano (o che l'hanno già fatto) contro tutte queste ingiustuzie.

lunedì 23 aprile 2012

Comincia il nostro quarto mese: appunti e spunti.

E' passato molto tempo dall'ultima volta che ho scritto un post, prometto di essere più presente. Da un giorno è finito il primo trimestre, abbiamo fatto la prima ecografia e il duo test, che fortunatamente è andato molto bene. Io e Santo Marito eravamo emozionatissimi, con il cuore in gola che ci batteva fortissimo, ascoltavamo in silenzio i commenti della dottoressa, ci guardavamo con gli occhi lucidi e con un sorriso a tutta faccia. Dopo tanta attesa abbiamo visto il nostro bambino per la prima volta, il frutto del nostro amore, la vita che era nata dentro di me. Le uniche parole che sono riuscita a dire durante la visita sono state "Questo è il battito del suo cuore!!" e "Grazie" alla fije dell'ecografia. Appena siamo usciti dall'ambulatorio avevamo le lacrime agli occhi per la gioia. Ci siamo stretti in uno di quegli abbracci che non vorresti mai sciogliere. Avremmo voluto continuare a guardare il nostro bambino per ore ed ore. A volte penso che insieme ai documenti dovrebbero dare in dotazione anche un piccolo ecografo :-)
Scherzi a parte è stata un'emozione veramente intensa, che non vedo l'ora di riprovare, anche se purtroppo dovrò aspettare fino a giugno. Ancora non abbiamo comprato niente, anche se la voglia di diventare "babyshoppinghaolic" è forte. Spesso viene voglia di comprare degli articoli da neonato per il solo gusto di averli, perchè sono splendidi. Anche un paio di calzini o un pacco di pannolini riescono a farti tenerezza. Quando diventiamo mamme sopportiamo meglio tutto perchè prima di tutto pensiamo al nostro bambino. E' lui che ci conferisce la forza per superare le nostre difficoltà, le nostre paure e i nostri timori. Il nostro corpo cambia per accogliere una nuova vita, e con esso cambiamo anche noi: insieme alla pancia cresce la consapevolezza di tante cose. Quando accarezzo la mia pancina e la osservo per vedere quanto sia cresciuta penso a quanto questo bambino è stato voluto e a quanto già sia amato nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Penso a quanti timori e dubbi ho avuto nel desiderarlo, non solo per una questione di salute, ma anche per le difficoltà che la vita ti mette davanti. Ci chiedono tanto come mamme e donne, ma non ci sono aiuti. Quando sono andata all'inps mi hanno detto che come libera professionista avrei potuto rricevere un piccolo (ma piccolo) contributo economico dall'ottavo mese di gravidanza al terzo mese di vita del bambino. Quindi di fatto ho chiuso la P.Iva. Forse qualche contributo potrà riceverlo Santo Marito che è un autonomo. Ripenso al fatto che quando sono rimasta incinta mi hanno di fatto licenziata e la sola risposta è stata: "Va beh, lavori qui come libera professionista cosa ti aspettavi?". Non mi aspettavo niente effettivamente e non mi stupisco più di niente. Penso a quando mi hanno "assunta" e fra le tante cose oltre a non avere il diritto di ammalarmi di prendere ferie, o giorni di malattia, c'era il divieto assoluto di rimanere incinta. Ma siccome sono una persona che lotta per quello che vuole e per tutto ciò in cui crede, non solo mi sono ammalata e mi sono presa permessi e ferie, ma per completare il tutto sono pure rimasta incinta. Che dire? Dico solo che se tornassi indietro per amore del bambino che porto dentro rifarei questo ed altro. E' lui che mi dà la forza di vedere il meglio, di essere ottimista. Penso in ogni momento a quello che potrò dargli, a cominciare dall'amore immenso.

domenica 18 marzo 2012

Santo Marito e la maternità di una tata

Cosa fa una tata in gravidanza quando Santo Marito è malato? Oltre che a portargli un po' di frittelle e coccolarlo, lo rende partecipe di un simpatico, coinvolgente e sentito "greatest hits" di canzoncine da asilo nido. Santo Marito cerca di fuggire al Polo Nord come già in precedenza ha minacciato di fare in occasione degli sbalzi di umore della tata. Ma l'amore vince sempre su tutto, anche davanti a pezzi da storia della musica come "Whisky il Ragnetto" e agli occhi da labrador della mamma.
Ed è così che si da inizio ad una serata di canti e balli.

Ecco le nostre canzoni:

"Whisky il Ragnetto"

Whisky il ragnetto sale la grondaia
Sale la grondaia sale, sale su, su, su
Cade la pioggia bagna la grondaia
Whisky il ragnetto svelto scende giù
Torna il sole asciuga la grondaia
Whisky il ragnetto presto torna su, su,
E non si vede più!

"Con le dita"

Con le dita, con le dita,
e poi con le mani,
con le mani, con i pugni,
con i gomiti e poi stop!!!

"Appare una manina"

Appare una manina
si mette a ballare
si apre e si chiude
e poi se ne và.

ed ecco l'altra mano
si mette a ballare
si apre e si chiude
e poi se ne và.

ed ecco tutte e due
si mettono a ballare
si apre e si chiude
e poi se ne và.

ciao ciao, ciao ciao.

"Un omino molro grasso"

Un omino un omino molto grasso,
un omino un omino molto grasso,
scivolò dal quinto piano,
per fortuna c'era un ragno
che al volo l'afferrò.
Zacchete!!!

Tre formiche tre formiche in bicicletta
tre formiche tre formiche in bicicletta
fanno a gara col diretto
ma una pulce per dispetto
il diretto rovesciò.
Patapuffete!!!

L'elefante l'elefante con le ghette
l'elefante l'elefante con le ghette
se le leva e se le mette
se le mette e se le leva
per potersi divertir.
Ihihihihihih!!!!

La zanzara la zanzara sulla coda (zzzzzzzzzz)
la zanzara la zanzara sulla coda (zzzzzzzzzz)
Sulla coda della mucca
Sta grattandosi la zucca
per potersi divertir.
Ihihihihihih!!!!

La farfalla la farfalla colorata,
la farfalla la farfalla colorata,
con in braccio una balena
sta facendo l'altalena
per potersi divertir
Ihihihihihih!!!!

Dietro il muro

Dietro al muro di una castello: UUUU, AAAA
c'è la tomba di un vampiro: UUUU, AAAA
che di notte si alza in piedi: UUUU, AAAA
e domanda ad una strega: UUUU, AAAA
posso io tornare in vita: UUUU, AAAA
e la strega gli risponde: NOOOOOOOO!


Tutte le canzoni sono accompagnate da gesti con le mani.
Se qualcuno ha qualche canzone da suggerire per ampliare il Greatest Hist è il benvenuto.

giovedì 15 marzo 2012

Da tata a Mamma ..come ti cambia la vita in cinque minuti..

Una Domenica pomeriggio di Gennaio quasi per scherzo esco e vado a comprare con Santo Marito un test di gravidanza di quelli doppi giusto per non rimanere senza.
Con il suo solito gaio e cordiale umore, Santo Marito mi convince a fare un test perché secondo lui ero incinta; io ovviamente, da super donna, lo prendo in giro, ma nonostante tutto riesce a convircemi.
Faccio il test..che cosa succede? Una linea rosa, due linee rosa = incinta! Barcollo ma non mollo, non e' possibile lo guardo tremando di gioia e paura e ostinandomi a dire che il test non funziona.
Rifaccio il test una linea rosa, due linee rosa = incinta! A questo punto dopo un abbraccio a Santo Marito crollo in un pianto isterico e di gioia prendo atto che non sono su Candid Camera ma e' tutto vero!!!! Siamo andati a dirlo ai corrispettivi nonni che hanno perso completamente la testa nonostante il nascituro sia ancora solo un semino.
Ormai sono circa le 22:00 chiamo le due fedelissime zie: Irene la tata ed Ema la mamma tutto fare, e dopo urli, pianti e deliri ci siamo abbracciate a distanza, un abbraccio fortissimo che solo le zie vere sanno dare.
Nell'arco di una settimana siamo stai catapultati in un mondo completamente nuovo siamo andati a prendere il libretto dopo ci hanno pianificato tutto: data del parto, corso preparto... poi siamo passati da medico e ginecologa.
Come mai ho aspettato cosi' tanto a scriverlo? Perché non mi sembrava vero, perché dovevo ancora crederci e rendermene conto io per prima.
Rendermi conto di quanta bellezza ho dentro di me, ora sono un po più consapevole, la pancia comincia a prendere forma.
Non vedo l'ora di fare l'ecografia e vedere come e', vorrei averlo già fra le mie braccia e coccolarlo.
Ogni minuto penso a lui o a lei, a come sta e cosa sta facendo, sono già follemente innamorata del mio piccolo semino.
Ho anche paura che qualcosa possa andare male, di non essere in grado.
Ho paura di tutte le paure di una mamma che e' alla sua prima pancina.
Adesso sono dall'altra parte della barricata... non sono più una tata ma una mamma!!!

domenica 4 marzo 2012

Appunti e spunti

Scusate la latitanza, ma in questo periodo ma ho avuto molte cose da fare e molti cambiamenti... poi vi racconterò, promesso!!!
Nel frattempo mi sono messa a leggere un libro di un autore che mi piace da morire. "Un genitore quasi perfetto" di Bruno Bettelheim, di cui mi ha colpito molto un frase: "Non cercare di essere genitori perfetti, nè tanto meno aspettarsi che lo siano i nostri figli. Il segreto per essere un buon genitore, un genitore quasi perfetto, si può scoprire cercando di comprendere le ragioni dei figli provando a mettersi nei loro panni, costruendo con loro un profondo rapporto di comunicazione emotiva e affettiva. E' all'interno di questo scambio, sostanzialmente paritario, che possone essere collocati e trovare soluzione tutti i tipi di problemi che via bia si presentano nella vita quotidiana della famiglia:: dalle collere e dai capricci della prima infanzia ai terrori notturni, dal rifiuto della scuole alle ribellioni adolescenziali, dal problema della disciplina a quello delle punizioni".
Voi che ne pensate?

domenica 12 febbraio 2012

Educatrici e tate perfette non esistono... tranne Mary Poppins

Oggi è domenica, ancora non mi sono ripresa dalla stanchezza di un settimana di lavoro; sembro una superstite di qualche evento apocalittico. Santo Marito preso da compassione cucinato la colazione, rigovernato, rifatto il letto e rimesso a posto, mantre io in stato comatoso cerco di riprendermi stando sdraiata sul divano con un plaid e due cuscini. Penso alla settimana appena trascorsa tra cendele di naso, tosse, cacca e febbri, e mi torna alla mente una conversazione tra una mamma e un'educatrice:
M: "Ciao!!"
E: "Ciao, come va? Tutto a posto?"
M: "Sì grazie, e te tutto bene?"
M:"Sì".
Mentre l'educatrice racconta cosa ha fatto la bambina durante la giornata al nido, tutto d'un tratto la mamma alza lo sguardo verso l'interlocutrice e dice:
M: "Certo però, quando voi avrete dei bambini sarete più avvantaggiate, no? Anche solo per cambiare un pannolino, voglio dire"
E: "NO"
Chissà perchè le mamme vedono noi educatrici come la perfezione, come coloro che sicuramente sanno come risplvere ogni problema, ogni dilemma esistenziale, come coloro che sanno destreggiarsi al meglio tra capricci, cacca, nanna, vomito, pianti, pappa, senza commettere alcun errore. Nonostante siamo dotate di occhi in ogni parte del corpo per controllare 24 ore su 24 i vostri bambini, può succedere che anche a noi educatrici sfugga qualche particolare e che qualche bimbo possa cadere, essere morso, o graffiato. Non credo assolutamente a libri, siti, blog e simili che pretendono di avere la ricetta perfetta sciorinando regole su come gestire il proprio figlio, come farlo addormentare subito, come farlo mangiare, come gestirne i capricci. ALT!!! Nessuno conosce neglio di voi il vostro bambino, le sue abitudini, i suoi comportamenti. Va bene prendere spunti e suggerimento da chi "è del mestiere", non va bene farne una roligione. I nostri consigli provengono dallo studio teorico, dall'osservezione del bambino e dall'esperienza. Ma nessuno all'università ci ha insegnato a cambiare il pannolino a un bambino, come relazionarvisi, come dargli da mangiare, o altro. quello che sappiamo lo abbiamo imparato col tempo e con l'esperienza, con i tirocini e gli stage. Siamo proprio come voi!!! La prima volta che cambi un bambino pieno di cacca ti domandi: "E ora che faccio?" Se trovi una collega compassionevole e con più esperienza sei salva, altrimento prendi e ci provi. Nessuna di noi ha la fprmula magica o la ricetta perfetta per stare con i bambini, solo l'adorata Mary Poppins. a volte vorrei essere come lei, "praticamente perfetta", ma so che non è possibile.
Fare l'educatrice è una cosa, fare la mamma è un'altra. Avere un figlio non è come occuparsi dei bambini degli altri, nonostante te ne prenda cura e gli voglia bene dal primo istante in cui mettono piede al nido. Il confronto con altre mamme e le educatrici, lo sacmbio di metodi e consigli, il dialogo e il sostegno reciproco vi aiutamo molto di più che leggere e prendere come oro colato le teorie di chi si "rivela al mondo" come "il salvatore/salvatrice" di mamme e bambini, dettando regole, metodi e condigli come fossero pura verità.

martedì 7 febbraio 2012

Mamme a tempo pieno e mamme lavoratrici

Leggo in una rivista dedicata alle mamme che a New York è in corso una "guerra" tra mamme che lavorano e mamme a tempo pieno. Ognuna di queste due categorie difende la propria scelta attaccando l'altra. Voi che ne pensate? Io credo che una donna debba scegliere ciò che ritiene giusto, ciò che pensa che sia meglio per il figlio, senza sentirsi sminuita (o viceversa) rispetto ad altre mamme che magari operano scelte differenti. Ci sono molte circostanze che portano una mamma a fare certe valutazioni, ma nessuna di noi dovrebbe sentirsi in colpa (noi donne siamo bravine in questo). Purtroppo a volte le circostanze non ci permettono la scelta che vorremmo fare, magari per il semplice fatto che non abbiamo nessuno (nonni, tate) che ci aiuti. Detto questo, non so quale sia la situazione a New York e in America, ma so che l'Italia non è assolutamente un paese per mamme e donne. non c'è nessun tipo di aiuto concreto a sostegno di chi ha figli. e non sto parlando di aiuti economici o in generale di accesso al welfare da parte delle famiglie con figli. Il problema maggiore è l'assenza di controllo sul mondo del lavoro. come è possibile che se una donna cerca lavoro non viene assunta perchè potenzialmente potrebbe rimanere incinta? Come è possibile ad un colloquio di lavoro sentirsi dire di "non fare figli"? Come è possibile che certi principali, per non pagare le maternità, al momento dell'assunzione facciano firmare alle donne delle "dimissioni in bianco" da rendere operative in caso di gravidanza. Come è possibile che lo stato permetta truffe del genere? Ne vogliamo parlare? Spesso al nido arrivano mamme disperate perchè il principale fa capire loro che prendere troppi permessi per il proprio figlio non va bene. Con la conseguenza che le mamme sono costrette a mandare al nido i loro bambini con la febbre, con vomito, con diarrea, o sono costrette ad accelerare al massimo l'inserimento col rischio che poi il bambino non si trovi bene nel nuovo ambiente. Si salva solamente chi ha nonni a cui affidare il proprio bambino o chi, oltre al nido, può permettersi anche una baby sitter. Vi sembra giusto? A me no. Vanno bene gli aiuti economici come voucher, buoni servizio, nidi aziendali, nidi convenzionati, assegni familiari, ma una donna e una famiglia hanno bisogno di ben altro. Serve una reale politica per le famiglie (e per le coppie con figli), concreta, che esuli dalle solite frasi di circostanza dei politici che intendono ingraziarsi il consenso dei cattolici. Serve la creazione di una rete che sostenga le famiglie laddove non si può arrivare con i soli aiuti economici, dal momento del concepimento fino ai primi anni di età del bambino. Sempre!!! Questo vale per sia per le donne che decidono di affiancare il lavoro al mestiere di mamma, sia per coloro che decidono di dedicarsi completamente alla famiglia e ai figli. La cosa importante è che, qualunque sia la vostra scelta, siate presenti con i vostri figli, in maniera attiva. Come esempio potrei portare una mamma che viene al nido dove lavoro.Lascia i figli (due gemellini) alle 8,00 e li riprende tra le 17,30 e le 18,00. E' meraviglioso vederla quando viene a prenderli e fa loro un sacco di feste facendoli impazzire di gioia (e impazzendo di gioia a sua volta). Dal momento in cui decidiamo di diventare e poi essere mamme tutto in noi cambia, si innesca una serie di meccanismi che a volte noi donne non immaginiamo nemmeno, tanto è forte la trasformazione che subiamo. Penso dunque che le donne anzichè frsi la "guerra" e rinfacciarsi i vari "lo faccio bene io" e "lo fai male te", debbano unirsi, confrontarsi, aiutarsi e sostenersi, allo scopo di trarre il meglio da ogni situazione. Non esistono scelte, circostanze, situazioni che siano ideali o perfette. Abbiamo il diritto di sbagliare, di correggerci e di porci tante e tante domande. Le mamme migliori sono proprio queste.